Ornani Andrea, pittore


Il coleottero verde è perfetto;

il piccolo ragno tesse la sua tela rapidissimo;
la lucertola mi guarda da vicino
e il cielo azzurro è immenso sopra il monte.

Così dipingere:
come una giornata vissuta interamente.

Andrea


CRITICA
Andrea Ornani, si cimenta nel grandissimo formato e all’ingresso del paese sfida il panorama, trasformandolo in pittura, anzi proponendo un panorama virtuale che consente a chi guarda di avvertire, volgendo lo sguardo, una continuità visiva nella prosecuzione delle linee e dei piani, dei crinali e delle colline. vero/falso, reale/ ambiguo. Qui appare svelata l’alchimia della pittura: l’artista guarda la natura e la traduce attraverso un processo di sintesi percettiva in qualcosa d’altro, in pittura appunto, non realtà ma apparenza di essa.
Non impressione fotografica ma continuità percettiva. Anche il cielo, l’aprirsi della finestra non fa parte della tela ma si presenta come fenomeno surreale.
Ornani vive lo spazio con la sensibilità del topogafo: sceglie un punto di vista alto, quasi una prospettiva a volo d’uccello, costruita per piani di colore dai toni smorzati e terragni, larghe campiture che si gonfiano di materia solo là dove ondeggiano al vento le fronde degli alberi.
Negli studi, piccoli disegni e bozzetti appare evidente che Ornani ha compreso la lezione di Paolo Uccello (il paesaggio alle spalle di San Giorgio e il drago della Tate Gallery) e in generale della tradizione toscana quattrocentesca (i profili delle colline del Il tributo di Masaccio della Cappella Brancacci), ma anche quella presa in prestito dalla pittura metafisica, dove la presenza dell’uomo si avverte appena soffocata dalla quasi assoluta mancanza di vibrazioni vitali.

Rosella Alberti


BIOGRAFIA
E’ nato a Montevarchi (AR) il 16 gennaio 1982. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze presso la scuola di Adriano Bimbi. Attualmente vive e lavora a Montevarchi (AR).

2005
- Collettiva: “Per le vie del Mugello”, Convento di Bosco ai Frati, Villa di Cafaggiolo, Cappella del Castello del Trebbio, S.Piero a Sieve, Barberino del Mugello (FI).

2006

- Collettiva: “D'incanto fra i colli e il cielo del Mugello. Gli angeli dell'Angelico”, Convento di Bosco ai Frati, Villa di Cafaggiolo, Casa di Giotto, S.Piero a Sieve, Barberino del Mugello, Vicchio (FI).
- Collettiva:
“Hills and Heavens of the Mugello. The angels of Beato Angelico”, Pace University, Michael Shimmel Center for the Arts, New York City.

2007
- Collettiva: “D’incanto fra i colli e i cieli del Mugello. Gli angeli dell’Angelico”, Fondazione Ca’ la Ghironda, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Zola Predosa (BO).
-
Collettiva: “Privateflat 3.1”, appartamenti privati, Firenze. - Collettiva: “I paesaggi del Mugello”, centro ospedaliero di Careggi (FI).

2008
- Collettiva: “La terra di Chiusdino dipinta e appesa alla finestra”, centro storico di Chiudino, Pieve di San Martino, Abbazia di San Galgano (SI).





Primo studio per grande paesaggio 2007 Acrilico e Grafite su carta 21x29 cm





Capannone tonale 2008 Grafite su cartone 26x30 cm





Studio 2007 Acrilico su tavola 10x8 cm




Mieti-trebbia al sole 2007 Acrilico su tavola 8x6 cm





Dietro l'abbazia:studio II 2008 Acrilico su legno 31x50 cm