Che cos’è la realtà? Che significa essere un pittore?
Io proprio non lo so.
Soltanto mi è necessario tentare di decodificare i segni che vedo. Questi mi appartengono e mi sfuggono continuamente.
La forza di un pittore è vivere dei propri limiti, è il confronto con l’ignoto, è la paura costante di perdere la propria purezza.
E’ difficile la semplicità. Eppure basta guardare per capire che il tutto è dentro ogni cosa: è un miracolo!
Tutto quello che serve è dentro e fuori di noi.
Elisa
Soltanto mi è necessario tentare di decodificare i segni che vedo. Questi mi appartengono e mi sfuggono continuamente.
La forza di un pittore è vivere dei propri limiti, è il confronto con l’ignoto, è la paura costante di perdere la propria purezza.
E’ difficile la semplicità. Eppure basta guardare per capire che il tutto è dentro ogni cosa: è un miracolo!
Tutto quello che serve è dentro e fuori di noi.
Elisa
CRITICA
Elisa sembra sottolineare l’invito a cogliere l’aspetto eroico del quotidiano: la sua ricerca appare concentrata sulla restituzione dei manufatti alla storia del luogo rendendoli pretesto per approfondire il rapporto con il tempo e il processo di inevitabile consunzione e distruzione che porta con sé.
Da un anfratto apparentemente insignificante la Zadi trae spunto per una riflessione sugli effetti che il tempo produce sull’arte e sulle cose. L’esito del deterioramento si traduce nel concetto di rovina nel senso di reperto, come ciò che rimane dal trascorrere della temporalità e che resta a testimonianza di…, in una sorta di archeologia che la pittura intende documentare per trasfondervi un sentimento espressivo che nessuna macchina fotografica riuscirebbe ad imprimere.
Di notevole interesse gli studi e i disegni preparatori che vanno in una direzione completamente diversa, tutti giocati sul principio della luce che invade la superficie della tela connotata da poche macchie di colore e campi lunghi di taglio cinematografico.
Essenzialità del segno, grande attenzione all’effetto luce nel rapporto dialettico con l’ombra; la stessa incompiutezza di questi bozzetti ne aumenta il fascino caricandoli di valenze espressive piuttosto convincenti. Peccato non poter vedere gli esiti ultimi di tali studi.
Da un anfratto apparentemente insignificante la Zadi trae spunto per una riflessione sugli effetti che il tempo produce sull’arte e sulle cose. L’esito del deterioramento si traduce nel concetto di rovina nel senso di reperto, come ciò che rimane dal trascorrere della temporalità e che resta a testimonianza di…, in una sorta di archeologia che la pittura intende documentare per trasfondervi un sentimento espressivo che nessuna macchina fotografica riuscirebbe ad imprimere.
Di notevole interesse gli studi e i disegni preparatori che vanno in una direzione completamente diversa, tutti giocati sul principio della luce che invade la superficie della tela connotata da poche macchie di colore e campi lunghi di taglio cinematografico.
Essenzialità del segno, grande attenzione all’effetto luce nel rapporto dialettico con l’ombra; la stessa incompiutezza di questi bozzetti ne aumenta il fascino caricandoli di valenze espressive piuttosto convincenti. Peccato non poter vedere gli esiti ultimi di tali studi.
Rosella Alberti
BIOGRAFIA
2003
- Vincitrice "Premio Petrarca ArteIncisa ", Incisa (FI). - Vincitrice "Premio Agazzi", Villa D'Adda (BG).
2004
- Collettiva: "Gente e luoghi del Mugello. Studi di Figurazione", Convento di Bosco ai Frati, Villa di Cafaggiolo, Cappella del Castello del Trebbio, S.Piero a Sieve, Barberino del Mugello (FI); Fondazione Ca' la Ghironda, Museo d'arte Moderna e Contemporanea, Zola Predosa (BO).
2005
- Collettiva: "Gente e luoghi del Mugello. Studi di Figurazione", Villa Caruso, Spedale di S.Antonio, Lastra a Signa (FI).
- Collettiva: "Per le vie del Mugello", Convento di Bosco ai Frati, Villa di Cafaggiolo, Cappella del Castello del Trebbio, S.Piero a Sieve, Barberino del Mugello (FI). - Collettiva: "5 artisti a Hidron", Centro Hidron, Campi Bisenzio (FI).
2006
- Collettiva: "Arie del parco dipinto", Villa Demidoff, Pratolino (FI); S.Galgano, Chiusdino (SI).
- Personale: "Microcosmi", Chiesa di S.Martino, Chiusdino (SI). - Collettiva: "D'incanto fra i colli e il cielo del Mugello. Gli angeli dell'Angelico", Convento di Bosco ai Frati, Villa di Cafaggiolo, Casa di Giotto, S.Piero a Sieve, Barberino del Mugello, Vicchio (FI).
- Collettiva: "Hills and Heavens of the Mugello. The angels of Beato Angelico", Pace University, Michael Shimmel Center for the Arts, New York City.
2007
- Collettiva: “D’incanto fra i colli e i cieli del Mugello. Gli angeli dell’Angelico”, Fondazione Ca’ la Ghironda, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Zola Predosa (BO).
- Collettiva: “Giovani artisti”, Fornace Pasquinucci, Capraia Fiorentina (FI).
- Collettiva: “I paesaggi del Mugello”, centro ospedaliero di Careggi (FI).
2008
- Collettiva: “Germinazioni - d’Arte Contemporanea”, Palazzo Chianini-Vincenzi (AR).
- Collettiva: “La terra di Chiusdino dipinta e appesa alla finestra”, centro storico di Chiusdino, Pieve di San Martino, Abbazia di San Galgano (SI).
Studio per Casette n°29 2007 Olio su cartone 26x18 cm
Studio per Casette n°36 2007 Olio su cartone 26x18 cm
Verso Casette 3/13 2007 Olio su tela 55x50 cm
Verso Casette 7/13 2007 Olio su tela 55x50 cm
Verso Casette 1/13 2007 Olio su tela 55x50 cm